Come tutti coloro che sono arrivati alla pittura da autodidatti , in Giulio Frascoli l’ansia di esprimersi ha dapprima superato i limiti di quelle che ne erano le effettive possibilità espressive.
E’ questo un rischio nel quale e’ assolutamente necessario passare,qualora si voglia veramente uscire da una posizione dilettantesca per giungere alla pratica dell’arte non sul piano dell’hobby,bensì con una piena coscienza delle proprie esigenze umane.
Infatti per Giulio Frascoli,come per molti altri artisti scaturiti da analoghe situazioni,pittura e umanità’ finiscono per coincidere :anzi,la pittura e’ il mezzo adottato per ristabilire un più profondo contatto con quei valori della vita e ,ovviamente ,dell’umanità,dai quali ci si e’ inizialmente sentiti come in una parte esclusi per difficoltà contingenti .
Pittura come riscatto,o meglio come rivincita:ed e’ per questo che la pittura di Giulio Frascoli ,più che dei valori formali ,si preoccupa del contenuto sentimentale dei suoi quadri,cercando di comunicare a tutti quanti quanto si agita nel suo spirito e quale segreta ansia di poesia lo spinga ad un quotidiano colloquio col colore.
Colore dalle vampate cromatiche violente ,le quali investono e dissolvono il peso della realtà’ per trasformarla in musica e canto.
– Giulio Frascoli, mio papà.